La vita in condominio ai tempi del coronavirus


Mai come in questo periodo, il condominio, per molti, rappresenta un luogo di convivenza forzata, in cui la conflittualità già presente tra i residenti rischia di acuirsi a causa delle condotte di alcuni condomini, viste come potenzialmente lesive della salute di altri.
In questi contesti, l’amministratore non solo dev’essere tempestivo nel recepire le istanze, richiamando i condomini all’osservanza delle buone norme di vicinato dettate dal regolamento condominiale (dal rispetto degli orari di riposo alle norme igieniche), ma è altresì tenuto ad adottare misure idonee a prevenire il più possibile le occasioni di contagio.
Molto importante, in questo senso, è la campagna di sensibilizzazione che l’amministratore dovrebbe mettere in atto tra i condomini sulle regole generali da adottare al fine di limitare la trasmissione del virus, dando massima diffusione delle prescrizioni normative, emanate ad oggi e che, allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi  del  virus COVID-19 sull'intero territorio nazionale, hanno adottato le misure riportate di seguito:
- “è fatta espressa raccomandazione a tutte le persone anziane o affette da patologie croniche o con multimorbilità ovvero con stati di immunodepressione congenita o acquisita, di evitare  di  uscire dalla propria abitazione o dimora  fuori dai casi di stretta necessità e di evitare comunque luoghi affollati nei quali non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro” (art. 2 lett. B) DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 4 marzo 2020);
- “sono sospese le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni  luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire  il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro” (art. 1 lett. B) DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 4 marzo 2020);
- ”… lavarsi spesso le mani … evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute … mantenimento, nei contatti sociali, di una distanza interpersonale di almeno un metro …” (all. 1 al DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 4 marzo 2020);- “è vietato l'accesso del pubblico ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici; non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all'aperto; resta consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona” (Ordinanza 20 marzo 2020 del Ministero della Salute).
In questo momento, l’amministratore è tenuto ad attivarsi più che mai facendo buon uso, in particolare, della facoltà attribuitagli dall’art. 1130 c.c. n. 2 di “disciplinare l'uso delle cose comuni e la fruizione dei servizi nell'interesse comune, in modo che ne sia assicurato il miglior godimento a ciascuno dei condomini”, rivolgendo ai condomini l’invito ad aver cura dell’igiene delle parti comuni e prescrivendo all’occorrenza anche nuovi divieti, ad integrazione di quelli previsti dal regolamento condominiale, come ad esempio fare divieto ai condomini di usare le scale o gli altri spazi comuni chiusi per fare attività sportiva, poiché in caso contrario potrebbe aerosolizzarsi il virus.
Incerta e non uniforme sembra essere allo stato l’imposizione agli amministratori di condomini dell’obbligo di sanificazione delle parti comuni, interne ed esterne del condominio, giacché solo pochi Comuni lo hanno finora imposto, senza neppure prevederne le modalità di esecuzione.
Al riguardo, si richiama la Circolare del Ministero della Salute del 22 Febbraio 2020, che in merito alla sanificazione degli ambienti non sanitari dove abbiano soggiornato casi confermati di COVID-19 prima di essere stati ospedalizzati ha fornito questa indicazione: “A causa della possibile sopravvivenza del virus nell’ambiente per diverso tempo, i luoghi e le aree potenzialmente contaminati da SARS-CoV-2 devono essere sottoposti a completa pulizia con acqua e detergenti comuni prima di essere nuovamente utilizzati. Per la decontaminazione, si raccomanda l’uso di ipoclorito di sodio 0,1% dopo pulizia. Per le superfici che possono essere danneggiate dall’ipoclorito di sodio, utilizzare etanolo al 70% dopo pulizia con un detergente neutro. Durante le operazioni di pulizia con prodotti chimici, assicurare la ventilazione degli ambienti. Tutte le operazioni di pulizia devono essere condotte da personale che indossa DPI (filtrante respiratorio FFP2 o FFP3, protezione facciale, guanti monouso, camice monouso impermeabile a maniche lunghe, e seguire le misure indicate per la rimozione in sicurezza dei DPI (svestizione). Dopo l’uso, i DPI monouso vanno smaltiti come materiale potenzialmente infetto. Vanno pulite con particolare attenzione tutte le superfici toccate di frequente, quali superfici di muri, porte e finestre, superfici dei servizi igienici e sanitari. La biancheria da letto, le tende e altri materiali di tessuto devono essere sottoposti a un ciclo di lavaggio con acqua calda a 90°C e detergente. Qualora non sia possibile il lavaggio a 90°C per le caratteristiche del tessuto, addizionare il ciclo di lavaggio con candeggina o prodotti a base di ipoclorito di sodio)”.
Tuttavia, sul sito sempre del Ministero della Salute, tra le altre Faq, aggiornate al 30.03.2020, in ordine all’uso di ipoclorito così si legge: “Non ci sono evidenze che le superfici calpestabili siano coinvolte nella trasmissione del virus. Inoltre l’uso di ipoclorito potrebbe portare ad un aumento di sostanze pericolose nell’ambiente. Resta consigliata l’ordinaria pulizia delle strade con saponi/detergenti convenzionali”.
Nell’attuale totale incertezza e fino all’adozione di prescrizioni più precise, in ordine alle modalità con cui procedere alla sanificazione delle parti comuni, è bene che l’amministratore interpelli le ditte specializzate della pulizia del singolo condominio e si accordi con le stesse per l’adozione di un protocollo di adeguata igienizzazione.

 

 

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